Accade sempre più spesso che durante una bella cena con amici organizzata a casa propria, un ospite per disattenzione può inciampare nel tappeto o sbattere contro la porta-vetro e procurarsi qualche ferita.

Oppure può succedere che un operaio che sta effettuando un lavoro di ristrutturazione nella vostra casa, cada dalla scala o prenda una scossa per via di un filo scoperto.

In tutti questi casi in molti si chiedono chi debba pagare il risarcimento dei danni per incidente domestico.

In entrambi i casi, è il proprietario della casa che dovrà risarcire i danni, anche se si tratta di una disattenzione da parte di chi è stato ferito.

Voi siete gli unici responsabili di ciò che avviene all’interno della propria abitazione, a meno che non si avverta della presenza di un pericolo e chi è rimasto ferito ha continuato a tenere un comportamento pericoloso: solo in questi casi il risarcimento non è di vostra competenza.

Vediamo quindi quando è possibile chiedere il risarcimento danni per incidente domestico e come ottenerlo.

Quando il proprietario di casa deve pagare il risarcimento

È la legge che stabilisce che il padrone di casa è l’unico responsabile di quello che succede all’interno della sua casa, asserendola quindi ad una responsabilità oggettiva.

Spetta a lui quindi il pagamento dei danni subiti da coloro che hanno riportato qualche ferita e che comprende il pagamento di:

  • cure mediche,
  • spese per esami clinici e visite,
  • spese per la fisioterapia.

Questo vale però solo nel caso quel danno non sia stato provocato da un comportamento chiaramente disattento da parte del proprio ospite o da un comportamento imprudente.

Quando non bisogna pagare il risarcimento

Quindi se una persona tiene un comportamento imprudente, nonostante sia stato avvertito di un imminente pericolo, non dovrete risarcirlo.

Lo stesso vale anche nel caso in cui in casa vostra sia entrata una persona senza la vostra autorizzazione, intendendo non solo ladri, ma ad esempio anche la donna delle pulizie alla quale avete dato le vostre chiavi di casa, ma che decide di portare con sé un’altra persona per aiutarla con le faccende, in modo da finire prima il lavoro.

Se questa persona inavvertitamente si fa male non dovrete pagare nulla, dal momento che si trovava in casa vostra senza che voi ne eravate a conoscenza.

Incidente domestico: se a farsi male è una casalinga

 

Nel caso in cui invece, chi si fa male è vostra moglie, sappiate che si ha diritto a chiedere un risarcimento all’Inail, previo versamento di un premio annuo di € 12,91 entro il 31 gennaio di ogni anno.

Non è un’assicurazione facoltativa, ma obbligatoria soprattutto per tutte quelle donne che sono casalinghe e stabilito anche dalla legge sulla sicurezza nelle abitazioni.

Non a caso proprio l’Inail specifica che l’obbligo riguarda:

  • coloro che hanno un’età compresa tra i 18 ed i 65 anni;
  • chi si prende cura della casa in cui abita e dei membri della famiglia;
  • chi non ha un contratto lavorativo come colf;
  • chi fa un lavoro domestico abituale.

Sarà l’Inail quindi a garantire il risarcimento del danno in caso di incidente domestico che avviene all’interno dell’abitazione e dei luoghi attigui come cantina, giardino e soffitta.

Inoltre, con questa assicuraizone una casalinga è coperta anche in una casa vacanze che però si trova nel territorio italiano.

Fonte: studio legale Boero