La cistite è un disturbo davvero molto comune e colpisce una grande quantità di persone. Al contrario di ciò che comunemente si pensa, infatti, la cistite riguarda sia donne che uomini in maniera indistinta. La parte più problematica riguarda sicuramente l’alta probabilità con cui si presentano forme recidive, segno del fatto che non si è intervenuti correttamente sull’origine del problema. Le cause della cistite possono essere davvero molto varie ma cercheremo di individuare quelle più frequenti. In questo modo sarà possibile adottare uno stile di vita più sano e prevenire la comparsa di cistiti. Si tratta semplicemente di correggere alcune abitudini quotidiane che spesso incidono significativamente sulla comparsa della cistite. Questa è essenzialmente un’infiammazione della vescica, che può essere più o meno vasta, dovuta nella maggior parte dei casi ad alcune infezioni batteriche. Questo tipo di infezioni viene inconsapevolmente incoraggiato con alcuni comportamenti che quindi espongono alla proliferazione dei batteri. In genere, comunque, si tratta di una condizione molto fastidiosa ma non pericolosa a patto che venga curata correttamente e l’infezione non salga a livello renale. Accorgersi della presenza di una cistite in corso comunque è molto semplice, essendo caratterizzata da sintomi forti e impossibili da ignorare. Il primo campanello d’allarme è di certo il frequente e persistente stimolo a urinare, accompagnato dell’impossibilità di liberare la vescica se non a piccole gocce. Il momento della minzione, inoltre, è molto spesso doloroso e si accompagna a uno sgradevole bruciore. È possibile poi, soprattutto sul lungo andare, che le urine riflettano questo problema attraverso il colore opaco e l’odore pungente. In alcuni casi, poi, è possibile che si accompagnino a perdite di sangue. Oltretutto in presenza di una forte infezione è possibile che compaia la febbre perciò sarà necessario rivolgersi al medico. Soltanto attraverso un esame specifico, l’urinocoltura, sarà possibile diagnosticare la cistite con certezza e capire quali batteri la stiano accompagnando. Si tratta di un aspetto molto importante perché potrebbe essere necessaria la prescrizione di un antibiotico. Come fare, però, a prevenire questo problema? E soprattutto, come evitare che si ripresenti? Dobbiamo agire direttamente alla fonte.

Quali sono le possibili cause

Come abbiamo detto, tra le cause più frequenti di cistite è un’infezione batterica che può essere scoraggiata ponendo corretta attenzione all’igiene intima. Il batterio maggiormente responsabili di infezioni vescicali è l’Escherichia Coli. Questo si trova naturalmente all’interno delle feci e per un contatto diretto o indiretto può risalire l’uretra causando problemi. La prima causa quindi potrebbe essere individuata nella scorretta igiene intima, è molto importante, infatti, che le feci non vadano in contatto con le aree genitali. Quindi la pulizia deve essere effettuata tenendo conto di questo. L’Escherichia Coli può trasmettersi anche attraverso il sangue o gli organi interni, segnale che qualcosa non sta andando per il verso giusto, in particolare a livello intestinale. È essenziale che l’intestino sia sano e regolare perché anche la stitichezza porta alla crescita dei batteri. A questo scopo può essere utile aiutare le funzioni intestinali regolarizzandole con l’uso di fermenti lattici e probiotici. Un ulteriore fattore molto importante è l’igiene intima. Quando questa non è adeguata forma un terreno fertile per la riproduzione di batteri e virus ma attenzione: anche i lavaggi troppo frequenti sono dannosi. È sempre bene perciò utilizzare detergenti delicati e non lavare le zone intime eccessivamente durante la giornata, avendo cura di utilizzare soltanto acqua quando questo non è possibile. La pelle ha infatti alcuni meccanismi di difesa naturali che devono essere rispettati e preservati il più possibile, per permetterle di combattere gli agenti patogeni che potrebbero infettarla e risalire il tratto urinario. Per le stesse ragioni è molto importante asciugarsi bene, evitare il contatto prolungato con indumenti bagnati, come i costumi da bagno, e prediligere tessuti naturali, freschi e non stretti. L’abbigliamento gioca un ruolo decisivo nei fattori che predispongono alla cistite. Questo avviene in quanto I tessuti sintetici non permettono la traspirazione, in particolar modo se abbinati a capi stretti come jeans e calze collant. Questi elementi provocano un surriscaldamento di tutta l’area, oltre ad arrossamenti e pruriti che possono sfociare in vere e proprie ferite. Per questi motivi, quindi, è bene limitare il più possibile l’utilizzo di questo tipo di abbigliamento. Un’ulteriore precauzione riguarda sicuramente l’idratazione, perciò è fondamentale bere molta acqua per consentire il ricambio e scongiurare la proliferazione batterica. Allo stesso tempo, quindi, è essenziale non trattenere la pipì all’interno della vescica ma liberarsi non appena se ne avverte lo stimolo. Esistono poi ulteriori situazioni che possono predisporre le zone intime all’attacco dei batteri, tra cui il ciclo mestruale e i rapporti sessuali. Per quanto riguarda il primo caso è bene sempre mantenere la zona pulita e prediligere assorbenti in materiali naturali e traspiranti, avendo cura di cambiarli molto spesso. Oltretutto gli assorbenti e i salvaslip dovrebbero essere utilizzati solo quando strettamente necessario perché appunto provocano accumulo di sudore e e umidità, quindi è bene evitarli ad esempio per le naturali perdite fisiologiche. In generale, quindi, si tratta di piccole accortezze che si può facilmente introdurre nella propria quotidianità. Per quanto riguarda i rapporti sessuali, invece?

La cistite post coitale: cos’è e come liberarsene

La cistite post coitale affligge un gran numero di donne. Viene chiamata anche cistite da luna di miele proprio perché si presenta in seguito a un rapporto sessuale, non oltre le 72 ore. Come abbiamo già osservato, anche in questo caso la cistite ha un’origine batterica, predisposta dalla penetrazione. Nonostante sia un problema davvero molto comune, che per alcune donne diventa quasi una routine, è realmente possibile liberarsene. Per farlo, tuttavia, è necessario individuare la causa specifica. Tutto quello che è chiaro è che sia correlata al rapporto sessuale ma questo è dovuto a una concomitanza di fattori, anche molto diversi tra loro. In primis è necessario evitare in ogni modo il contatto tra i batteri fecali e l’area vaginale. La stessa regola che riguarda la pulizia cioè da avanti a dietro e mai il contrario vale anche per i rapporti. È buona norma, poi, lavarsi accuratamente sia prima che dopo il rapporto e in generale tenere un’ottima igiene intima e personale. Una buona abitudine è quella di fare pipì in seguito al rapporto per aiutare l’area a ripulire e scongiurare la risalita dei batteri. Un altro punto su cui porre attenzione è lo stress meccanico al quale sono sottoposti i tessuti, in particolar modo in caso di scarsa lubrificazione. È piuttosto frequente, poi, che la cistite origini dal rapporto sessuale anche in maniera più indiretta. Questo avviene per l’atrofia vaginale, le cattive condizioni del tono del pavimento pelvico e ovviamente la lubrificazione insufficiente. Questi possono essere dovuti a cambiamenti ormonali, farmaci o anche ansia da prestazione. Per questo motivo la soluzione ideale è l’utilizzo di un lubrificante a base acquosa che eviti i traumi. Un altro motivo indiretto riguarda l’utilizzo di profumi e creme nocive o tessuti sintetici che dovrebbero essere evitati. Seguendo questi consigli e mantenendo un buon livello di idratazione sarà possibile rendere la cistite post coitale solo un lontano ricordo. In caso il problema persista, però, la causa potrebbe essere in un’infezione silente del partner. In ogni caso è bene approfondire con degli esami se nonostante tutte queste buone abitudini non siete riuscite a sconfiggere la cistite.