Uno degli esempi di alimentazione di cui ci si serve maggiormente nell’ambito della propria quotidianità alimentare è dettato dalla presenza della cosiddetta dieta mediterranea, che non è classificabile soltanto come dieta ma come un vero e proprio stile di vita e di alimentazione, che porta a premiare l’assunzione di alcuni alimenti a scapito di altri, a causa di quanto questi stessi siano in grado di recare all’organismo in termini di calorie e altre sostanze. La dieta mediterranea si passa sulla celebre forma della piramide alimentare, che vede una classificazione dei cibi in base al tipo di consumo che se ne deve fare e considerando comunque l’esercizio fisico, la stagionalità, l’esistenza di prodotti locali e tanti altri fattori che potrebbero essere necessari per scegliere il tipo di alimento da consumare. Ecco, allora, che cos’è la dieta mediterranea quali sono gli alimenti da consumare.

Gli alimenti della dieta mediterranea 

Prendendo in considerazione la piramide alimentare che si trova alla base della dieta mediterranea, i pasti principali che sono contemplati da questa stessa sono frutta, da consumare in una o due porzioni, verdura, da consumare il numero maggiore di due porzioni, pasta, pane, riso, couscous e altri cereali, preferibilmente integrali, il cui consumo si attesta in circa una o due porzioni. Si tratta della base di una piramide alimentare mediterranea che prende, chiaramente, in considerazione il consumo di sola acqua come bevanda. 

Salendo all’interno della piramide stessa e considerando quei cibi di cui fare consumo giornaliero, la stessa propone frutta a guscio, semi o olive da consumare in una o due porzioni; erbe, spezie, cipolle e aglio per ridurre quanto più possibile il sale aggiunto; latte e derivati, da consumare in una o due porzioni anche se preferibilmente a ridotto contenuto di grasso; olio d’oliva, in tre o quattro porzioni corrispondenti a un cucchiaio, ovvero 10 ml di olio. Sulla punta della piramide si trovano quei cibi per cui è consigliato il consumo settimanale, dato un apporto di grasso e di calorie che è notevolmente più alto rispetto a tutti gli altri cibi, e che per questo motivo porta sì a consumare questi stessi alimenti, ma in maniera più ponderata. Tra questi ci sono uova, da consumare da due a quattro porzioni, legumi, anche se in numero maggiore di due porzioni, pesce e pollo, rispettivamente il numero maggiore di 2 porzioni e tra 1 e 2 porzioni, carne e salumi, per cui è consigliato consumare un numero minore di 2 porzioni a settimana, e dolci, per cui vale la stessa regola che carni e salumi.

L’apporto energetico della dieta mediterranea

A questo punto, risulta essere opportuno anche considerare l’apporto energetico della dieta mediterranea, secondo la stessa classificazione che porta anche a comprendere quali debbano essere i cibi di cui servirsi maggiormente per seguirla. Al fine di creare una dieta quanto più possibile bilanciata e funzionale all’apporto calorico giornaliero, la dieta mediterranea consiglia di consumare dal 45 al 60% di glucidi, di prevalenza complessi, essenzialmente da amidi dei cereali e da altri alimenti da consumare quotidianamente, come pasta e pane; dal 10 al 12% di proteine, di corrispondono circa a 0,9 grammi per kg del peso corporeo; dal 20 al 35% di grassi, con una percentuale di grassi saturi che deve essere naturalmente inferiore rispetto a quella dei grassi insaturi da assumere e, volendo creare un ulteriore percentuale, inferiore al 10% di grassi totali.